Il 22 luglio scorso si è chiuso il XXXVII Congresso Nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana, dal titolo “Età biologica, età anagrafica 2.0. Una longevità in salute”. L’intensa tre-giorni scientifica si è svolta di fronte a una platea gremita fino all’ultimo da oltre 3.000 medici, alla presenza dei rappresentanti del Governo, il Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, il Ministro della salute Andrea Schillaci, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, quest’ultimo con delega del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, nonché delle massime istituzioni sportive nazionali e internazionali, il Presidente del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, il Presidente di Sport e salute Vito Cozzoli, il Presidente della Federazione internazionale di medicina dello sport Fabio Pigozzi, e il Senior Director, Science and Medicine, della World antidoping agency Olivier Rabin.

Dal palco, il Presidente Maurizio Casasco ha lanciato un messaggio fondamentale: “gli specialisti in Medicina dello Sport italiani hanno le conoscenze per determinare i fattori che influenzano l’età biologica rispetto a quella anagrafica, riducendo il rischio di malattie non trasmissibili e assicurando una longevità in salute”.

Neuroscienze, biologia dell’invecchiamento, genetica ed epigenetica, nutrizione, cardiologia: i massimi esperti del panorama scientifico e accademico internazionale hanno esaminato l’esercizio fisico in tutti gli aspetti, dalla ricerca all’applicazione clinica, quale più efficace strumento di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Le ricadute sono rilevanti non solo per il miglioramento dello stato di salute e della qualità della vita delle persone, ma anche a favore della sostenibilità dell’intero del Sistema Sanitario Nazionale, nonché di quello socioeconomico, lavorativo e previdenziale del Paese.

Durante l’evento sono stati inoltre presentati i nuovi protocolli cardiologici per l’idoneità allo sport agonistico (COCIS), il cui aggiornamento è stato ancora una volta frutto del lavoro coordinato dalla FMSI, nella sua qualità di unica Società Scientifica di Medicina dello Sport, insieme alla Sic Sport, l’altra società promotrice del COCIS, e condiviso con le principali società scientifiche cardiologiche italiane (Ance, Anmco, Sic). I protocolli attestano a loro volta il primato internazionale del modello italiano a livello scientifico e medico-legale, la cui applicazione ha contribuito alla riduzione delle morti improvvise da sport nel nostro Paese rispetto al resto del mondo in un rapporto di 1 a centomila versus 1 a 1 milione e mezzo.

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